Il futuro non ha età: la Lim diventa strumento per gli anziani

Dopo aver parlato di tutte le potenzialità nell’impiego di ausili tecnologici al servizio della terza età (qui), concentriamoci su un dispositivo: la lavagna interattiva multimediale Lim. Uno strumento per noi davvero efficace per la riabilitazione cognitiva, tanto che abbiamo stilato un piano specifico, il progetto LimMe. L’apertura alla tecnologia per la realizzazione del benessere dell’anziano è la prerogativa dietro questa introduzione. Inventare attività utili ed efficaci è una delle grandi risorse e una delle sfide da affrontare per l’equipe psico-socio educativa. L’uso della Lim permette di semplificare alcuni esercizi per renderli partecipativi anche a quegli anziani che hanno maggiori difficoltà fisiche e cognitive. Inoltre l’ausilio Lim, associato a corrette proposte educative, consente oltre alla stimolazione cognitiva ed emotiva di approfondire la conoscenza tra i partecipanti.
Come possiamo utilizzare la Lim?
Uno degli obiettivi di LimMe è migliorare la qualità delle proposte psico-socio-educative, in particolare introducendo attività specifiche appropriate alle capacità cognitive degli anziani. Facendo particolare attenzione a quella tipologia di persone con decadimento cognitivo medio o severo, che spesso sono più difficili da coinvolgere all’interno degli interventi di animazione tradizionali. Riconoscendo l’importanza della stimolazione cognitiva, che parte da immagini e suoni emotivamente significativi, la Lim permette all’anziano di raccontarsi e di interagire con gli altri. Tutto questo è facilitato dalla possibilità di utilizzare, sempre attraverso la lavagna interattiva multimediale, più canali sensoriali e comunicativi come quello visivo, uditivo e verbale. Ci siamo così posti come metodologia quella di riprodurre il materiale che possa essere cognitivamente stimolante ed emotivamente importante per i ricordi e i momenti di ascolto attivo.
A chi rivolgersi per le attività con la Lim?
Questo ausilio tecnologico amplia gli esercizi con gli anziani, implementando le interazioni e suscitando, per le caratteristiche dello strumento, interesse. Inizialmente, i primi soggetti ad essere coinvolti sono i componenti dell’equipe psico-socio-educativa per l’ideazione e la condivisione delle varie attività e degli obiettivi. E’ importante valutare una breve formazione all’uso degli strumenti così che il personale interno possa essere “autonomo” nel poter riproporre alcuni interventi in libertà, senza per forza aspettare la presenza dell’esperto esterno. Le attività coinvolgono in maniera diretta gli utenti rendendoli protagonisti, e permettono di abbattere alcuni ostacoli nei contatti con il mondo esterno alla struttura. Un esempio possono essere le uscite virtuali e i collegamenti interattivi, in particolare con i familiari. Prima di approcciarsi alla Lim, bisognerebbe tenere in considerazione le specificità del gruppo e della persona. Quindi vanno considerate:
- L’omogeneità del livello di deterioramento cognitivo
- Il setting (che deve essere adeguato alle attività proposte)
- La disponibilità alla partecipazione
- Gli interessi specifici di ogni singolo nel gruppo
- L’assenza di rilevanti disturbi di comportamento
Con LimMe sono stati proposti ad esempio esercizi di memoria, orientamento e attenzione. Punti di forza di questo progetto sono l’uso di uno strumento innovativo e intergenerazionale, un ridotto costo delle applicazioni, la facilità di utilizzo e come questo strumento consenta il superamento dell’asimmetria informativa tra il mondo degli anziani e il mondo esterno.